Mercoledì 7 Febbraio 2024, ore 17.30 - presso il Palazzo del Governatore di Cento in Sala "F. Zarri"
In occasione della ricorrenza del Giorno del Ricordo, che si celebra ogni anno il 10 febbraio, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Cento - Biblioteca Civica Patrimonio Studi e l'associazione ANVGD - comitato di Bologna ha organizzato per mercoledì 7 Febbraio 2024 alle 17.30 presso il Palazzo del Governatore di Cento - Sala "F. Zarri" la presentazione del libro "La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe" di Egea Haffner e Gigliola Alvisi (Piemme, 2022); sarà presente all'incontro la scrittrice Gigliola Alvisi.
Il libro tiene accesa la luce della memoria sul tema delle Foibe rappresentando le tante storie di chi è stato esule e di chi, ancora oggi, è costretto a lasciare la propria terra a causa di guerre e ingiustizie politiche o sociali.
Nel 1945, quando suo padre scompare, inghiottito nelle spaventose voragini carsiche, Egea è solo una bambina. Ancora non sa che a breve inizierà la sua vita di esule, che la costringerà a lasciare la sua terra e ad affrontare un futuro incerto, prima in Sardegna, poi a Bolzano, accudita da una zia che l'amerà come una figlia. La geografia del cuore di Egea Haffner avrà però sempre i colori, gli odori e i suoni di Pola, la sua città. Ed è una geografia che custodisce la sua storia personale, ma è anche parte della nostra vicenda nazionale: nella sua memoria si riflette il dramma di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
L'importanza dell'incontro è legata alla conoscenza dell' esodo istriano, giuliano - dalmata e alle foibe, una delle pagine della Storia italiana meno note e più drammatiche, ma anche alla possibilità di conoscere una delle ultime e più preziose testimonianze di chi ha vissuto la Storia con la S maiuscola e per discutere sull’importanza della memoria, del tramandare i ricordi come metodo per salvaguardare il nostro futuro.
"Un esule, così come un profugo, non è un emigrante - scrive la coautrice Gigliola Alvisi -. Emigra chi parte per un altrove dove spera di trovare un lavoro e una vita migliore. Emigra chi sa che la sua famiglia, la sua casa e il suo Paese restano lì ad aspettarlo. Emigra chi può tornare, quando sarà in grado di esibire orgoglioso la sua nuova condizione. Un esule, invece, parte per sempre, consapevole che il suo passato verrà fagocitato da un mondo diverso: se mai tornerà, sarà uno straniero, un malinconico turista dai ricordi che non coincideranno con la nuova geografia. Un emigrante ha una meta, un esule ha solo un passato".
Egea Haffner
Simbolo della tragedia dell'esodo istriano-dalmata, nasce a Pola il 3 ottobre 1941 da Kurt Haffner ed Ersilia Camenaro. Orfana di padre ed esule, abbandona Pola nel luglio 1946 per raggiungere Cagliari insieme alla madre. Nel 1947 è affidata alla nonna e agli zii paterni che si erano stabiliti a Bolzano. Oggi vive con il marito Giovanni a Rovereto, circondata dall'affetto delle due figlie e delle sei amatissime nipoti.
Gigliola Alvisi
Vive, legge e scrive a Padova. Quando non è nella sua casa sull'argine del fiume, è in giro per scuole e biblioteche a chiacchierare di libri con i bambini e i ragazzi. Ha un marito reporter, due figli grandi e un cane saggio a macchie bianche. I suoi romanzi sono stati tradotti all'estero e hanno vinto numerosi riconoscimenti, tra cui, nel 2015, il Premio Il Battello a Vapore con Piccolissimo me.
Mercoledì 7 Febbraio 2024, ore 17.30 - presso il Palazzo del Governatore di Cento in Sala "F. Zarri"
In occasione della ricorrenza del Giorno d...