Giovedì 15 giugno 2023, ore 18.30 - in Sala "F. Zarri" all Palazzo del Governatore, piazza Guercino e in diretta streaming
La nuova conferenza del Centro Studi Internazionale "Il Guercino" porta l'attenzione su una delle figure più singolari dell'entourage guerciniano, il pittore nordico Matteo Loves, il cui catalogo è stato oggetto di attento studio da parte di Pietro Di Natale, storico dell'arte e direttore della Fondazione Ferrara Arte. Alla luce delle sue ricerche, che hanno portato a nuove attribuzioni e revisioni, lo studioso guiderà il pubblico alla comprensione della singolarità della figura di Loves, la cui tecnica pittorica rivela una formazione maturata nel Nord Europa ma anche la profonda comprensione della poetica del maestro centese, del quale egli è stato un fedele collaboratore e con il quale ebbe un consolidato rapporto di amicizia, come attesta il fatto che nel novembre del 1625 il Guercino fece da padrino al battesimo di Francesca, prima figlia di Matteo.
Nato a Colonia, probabilmente da una famiglia inglese sfuggita alle persecuzioni dei cattolici, Loves potrebbe aver conosciuto il Guercino a Roma tra il 1621 e il 1622 e conseguentemente aver deciso di seguirlo al suo rientro a Cento, nel cui territorio sono presenti diverse opere, tra le quali l'Angelo Custode nella Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco e La Creazione dell’uomo della Pinacoteca Civica di Pieve di Cento, oltre ad opere tradizionalmente a lui attribuite come la pala con San Giorgio e il Drago della Parrocchiale di Corporeno e il Cristo Morto della Pinacoteca di Cento. Nel 1632, recatosi con Bartolomeo Gennari a Modena per eseguire i ritratti di Francesco I d’Este e della moglie Maria Farnese, pur operando ancora nella cerchia guerciniana, mostra già una certa autonomia come dimostrerà uno dei suoi capolavori, il famoso Ritratto di Alfonso III d’Este in veste di cappuccino, conservato alla Galleria Estense di Modena. Nel 1640 si trasferisce a Bologna, dove muore intorno al 1647. Apprezzato dai collezionisti del suo tempo, Loves fu un artista poliedrico la cui personalissima interpretazione del naturalismo seicentesco merita una rinnovata attenzione del pubblico e degli studiosi.
Come ricorda Valeria Tassinari, presidente del Centro Studi Internazionale "Il Guercino", "questa iniziativa si pone l'obiettivo di estendere lo sguardo intorno alla figura del grande pittore centese, cercando di comprendere e valorizzare la singolare portata del suo magistero, anche in previsione della riapertura della Pinacoteca Civica di Cento, attesa per l'autunno prossimo, che costituirà un importante momento di rilancio internazionale della sua arte e della sua scuola".
La conferenza, a ingresso libero, sarà in presenza e visibile in streaming sul canale YouTube Comune di Cento.