Venerdì 29 novembre 2024, ore 17.00 - in Sala 'F. Zarri' a Palazzo del Governatore, Piazza Guercino 39
L’ultimo libro di Vittorio Toffanetti Centopievese e Persicetano. Storie parallele. Dall’origine dei Comuni rurali al sorgere delle Partecipanze agrarie verrà presentato venerdì 29 novembre alle ore 17.00 presso il Palazzo del Governatore di Cento, Sala “Franco Zarri". Nel corso dell’incontro Giuseppe Mazzoni dialogherà con l’autore e Lorena Pirani leggerà alcuni brani tratti dal volume.
L’incontro è organizzato dal Comune di Cento – Assessorato alla Cultura – Biblioteca Civica Patrimonio Studi, Artecento, Famé Zenteisa, con il patrocinio del Comune di Pieve di Cento, il Comune di San Giovanni in Persiceto, la Partecipanza Agraria di Cento e la Partecipanza Agraria di San Giovanni in Persiceto, una sinergia di enti e associazioni afferenti il territorio non solo centese in quanto il volume si occupa della storia e dei cambiamenti di un’ampia area rurale circostante le nostre terre.
Il volume sarà messo a disposizione degli interessati, il cui ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione ANFASS Coccinella Gialla onlus.
L’accesso alla sala sarà consentito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Info: prestitobiblio@comune.cento.fe.it – 0516843141 - 145
Centopievese e Persicetano. Storie parallele. Dall’origine dei Comuni rurali al sorgere delle Partecipanze agrarie.
La storia delle origini dei comuni rurali di San Giovanni in Persiceto, di Cento e Pieve di Cento e delle rispettive partecipanze agrarie, va riguardata essenzialmente come la storia della conquista di un territorio incolto ed ostile, della sua lenta e graduale bonifica e colonizzazione.
Attraverso un lungo processo storico che ha la sua remota premessa nella fondazione del Monastero benedettino di San Silvestro di Nonantola verso la metà del sec. VIII e l’insediarsi delle comunità di rustici attorno alle prime chiese pievane del Pagus Perseceta, impiegate in condizione servile o semilibera nelle grandi aziende fondiarie delle Corti altomedievali.
Un processo che prende decisamente avvio dal sec. XII in poi, ad opera delle stesse comunità di rustici che hanno saputo riscattarsi dalla loro condizione servile e organizzarsi in liberi comuni rurali, le quali procedono collettivamente allo sfruttamento economico di queste valli e distese boschive del Pagus tra il Panaro e il Reno, sulla base di un rapporto enfiteutico con le rivaleggianti signorie feudali dell’Abate di Nonantola e del Vescovo di Bologna.
Una conquista che vedrà come protagonisti finali, da una parte le famiglie dell’aristocrazia terriera dei Bentivoglio, dei Pepoli e dei Bevilacqua, nonché esponenti della borghesia bolognese che, sull’esempio di queste, contagiati da quella che, con felice espressione è stata definita la “febbre delle bonifiche emiliane del Cinquecento”, daranno il contributo decisivo per impiego di risorse finanziarie e mezzi tecnici, accaparrandosi però la maggiore e miglior parte delle terre bonificate, che andranno a comporre le loro splendide tenute.
Dall’altra le Comunità rurali di Nonantola, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese, Cento e Pieve di Cento e Villa Fontana (Medicina), le quali, a differenza di quella di Crevalcore, sapranno preservare dalla pressione del capitale privato dei latifondisti i propri antichi diritti consuetudinari derivanti dalle concessioni enfiteutiche, sia pure su una superficie minore di terre, le meno pregiate e più difficili da bonificare.
Le stesse terre che, divenute pienamente produttive soltanto in tempi relativamente recenti, compongono oggi, salvo qualche variazione dovuta a permute e compravendite, il patrimonio fondiario delle rispettive Partecipanze agrarie.
NOTE BIOGRAFICHE
Vittorio Toffanetti dal 1974 ha esercitato la professione di avvocato a Cento e a Bologna e dal 1985 sino al 1998 ha ricoperto la carica di Vice Pretore onorario di Cento, poi di Magistrato Onorario del Tribunale di Bologna. Nel 1989, con la Edizioni Marefosca, ha pubblicato il saggio di storia locale La Casa della Decima, Storia delle origini di San Matteo della Decima, patrocinato dai Comuni e dalle Partecipanze di S. Giovanni in Persiceto e Cento, e sponsorizzato dalle rispettive Casse di Risparmio e dalla Banca Centro Emilia di Cento. Da allora è socio della Deputazione di Storia Patria per le province dell’Emilia e della Romagna. Nel 2000, con la AIEP Edizioni della Repubblica di S. Marino, ha pubblicato il saggio di satira politica e di costume La corona di latta. Nel 2006, con il racconto Amori sul lago, ha vinto il Concorso letterario “Archè Anguillara Sabazia Città d’Arte” per la sezione narrativa inedita. Nel 2008 con la Casa Editrice Montedit di Melegnano, ha pubblicato il romanzo I segreti di Galeazza. Nel 2009, con “Il mio Libro", del Gruppo La Repubblica e L'Espresso, ha pubblicato L'ornitologo e il Leviatano. Nel 2010, con la Casa Editrice Simple di Macerata, ha pubblicato i pamphlet satirici Elogio della Furbizia, La fine tragicomica della seconda repubblica e il romanzo La storia fantastica di Primo Volo. Nel 2023, sempre con la Casa Editrice Montedit, ha pubblicato il romanzo Morafosca. Nel 2024 con la Graphic System di Cento ha pubblicato il saggio di storia locale La Contrada Liveratico juxta valles.
Venerdì 29 novembre 2024, ore 17.00 - in Sala 'F. Zarri' a Palazzo del Governatore, Piazza Guercino 39
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