Il 25 marzo è la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.
Istituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro alla cultura Dario Franceschini, la scelta del 25 marzo è legata al giorno che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà nella Divina Commedia; l’edizione di quest’anno è particolarmente significativa in quanto ricorre il settecentesimo anniversario della morte di Dante.
Anche Cento ha un legame importante, seppur indiretto, con il Sommo Poeta: presso la Biblioteca del filologo Gaetano Maiocchi (1796-1837), nonno della scrittrice Jolanda e compagno di studi di Giacomo Leopardi, era conservato un importante codice, ritenuto fra i più significativi ‘testimoni’ della Vita Nuova di Dante. Il codice P, o codice Maiocchi, era stato utilizzato nel 1829 per esemplare un’edizione della Vita Nuova a cura di Luigi Crisostomo Ferrucci e di Odoardo Machirelli.
Dell’edizione esemplata su P vennero realizzate due pubblicazioni: una di lusso, caratterizzata dal titolo e dalle divisioni in inchiostro rosso, dedicata ad Anna Zannucchi in occasione del matrimonio di sua figlia; l’altra cartacea, in caratteri comuni, contenente le varianti delle edizioni piú accreditate nei margini. A questa è seguita anche un’edizione nel 1932 a cura di Michele Barbi; da questa data si sono perse le tracce del codice Maiocchi.
La nipote di Gaetano Maiocchi, Jolanda, nel romanzo dedicato al padre 'Sotto il paralume color di rosa' scrive: "Io non ho per i prodotti del mio cervello che un desiderio e un’ambizione. Questi: che in un giorno dell’avvenire mio figlio li additi ai suoi figli, e scorra le pagine dei miei libri con lo stesso religioso e tenero rispetto con cui tu, babbo, riguardi meco le carte erudite del nonno Gaetano, il compagno di studi del Leopardi … E vorrei che ciò pure avvenisse in quella stanza che noi tutti abbiamo cara come un tempio, la piccola biblioteca, su, al secondo piano, intatta nelle suppellettili antiche, dove tre generazioni hanno chinato il capo sui libri polverosi e le ‘sudate carte’ allo stesso posto, innanzi allo scrittoio medesimo, nel vano della finestra donde si dominano gli orti freschi e romiti, la pianura alberata…".
Anche noi auspichiamo nel ritrovamento del codice della Vita Nuova e che possa essere oggetto di studio per le prossime generazioni.