Si chiama Great life-Growing resilience agriculture, il progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma LIFE e coordinato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna. Obiettivo: sperimentare nuove colture in grado di ridurre l’impatto del cambiamento climatico sulle attività agricole con cibi sani e resilienti, in un nuovo modello di produzione e consumo.
Nella prima fase del progetto sono coinvolte le attività agricole della Pianura Padana in particolare nella zona dell’Emilia Romagna (per poi espandersi in tutta Italia), in collaborazione con i partner Kilowatt, Alce Nero, Comune di Cento e Life Cycle Engineering. Le colture, prodotte in regime biologico e con tecniche sostenibili, saranno poi trasformate da Alce Nero e proposte sul mercato, per invogliare tutti ad acquistare prodotti sostenibili che fanno bene a loro e all’ambiente.
Fronteggiare l’effetto delle variazioni climatiche in agricoltura mediante un approccio innovativo ed integrato, spaziando da valutazioni di campo ad indagini di mercato.
Con diversi approcci (ci ha aiutato a capirne di più Valeria Bregola, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, Distal, e project manager di Great Life).
In questa ottica Great Life prevede alcune azioni iniziali, preliminari per “preparare il terreno” per il cuore del progetto, azioni cruciali di cui la sperimentazione di campo fa parte in quanto dal campo si otterrà la materia prima per la creazione dei prototipi e per il testing nelle mense: da una parte dunque si ha la selezione delle sementi utili, dall’altra la preparazione del pubblico, di una comunità di possibili fruitori e co-creatori dei frutti del progetto. A questo seguiranno poi altri interventi mirati, con la coltivazione vera a propria dei resilienti miglio e sorgo, posti a confronto con il “classico” mais. Insieme a queste operazioni sarà inoltre sviluppato un protocollo di tecniche agricole sostenibili, proprio per capire e valutare l’apprezzamento del cibo resiliente sui consumatori e nelle mense pubbliche. Importante la messa a punto di un Replication Plan di Great Life, allo scopo di diffondere stabilmente nel mercato italiano i prodotti resilienti e di accrescerne l’impatto a livello europeo. E sono previste nel futuro pure sperimentazioni in altri paesi, come Spagna e Repubblica Ceca.
Le prove agronomiche verranno svolte in tre aziende agricole dell’Emilia Romagna, due in provincia di Bologna, il Podere Santacroce di Cenacchi Andrea ad Argelato e l’Andrea Morara di Monterenzio, la terza di Maria Bernardetta Masini di Ravenna.