Tutto cominciò con un articolo di giornale dal titolo "I prigionieri dimenticati", pubblicato il 28 maggio 1961 sul quotidiano inglese The Observer. Con questo articolo, l'avvocato Peter Benenson lanciava una campagna mondiale denominata «Appello per un'amnistia», il cui obiettivo era ottenere la liberazione di tutti i prigionieri per motivi di opinione. L'autore, indignato per l'arresto di due studenti "colpevoli" di aver brindato alla libertà delle colonie portoghesi in un ristorante di Lisbona, denunciava le ripetute violazioni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ed invitava i lettori ad unirsi alla sua protesta.
L'adesione entusiasta di migliaia di persone in tutto il mondo convinse Benenson a trasformare quella campagna in ciò che sarebbe divenuto il più importante movimento globale per i diritti umani. Da quel giorno, il termine “prigioniero di coscienza” divenne di uso comune e il logo del movimento, una candela con filo spinato intorno, un simbolo universale di speranza e libertà.
Nasceva così Amnesty International, un movimento globale di attivisti per i diritti umani, impegnati a denunciare le ingiustizie dei governi ed esprimere solidarietà verso le vittime.
Amnesty International conta attualmente quasi due milioni di soci, sostenitori e donatori in più di 140 paesi. La sezione italiana di Amnesty, costituitasi nel 1975, conta oltre 80.000 soci.
Gode di stato consultivo presso l'ONU, l'UNESCO e l'ILO. Nel 1977 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, e nel 1978 il Premio Speciale per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Amnesty International costituisce una comunità globale di difensori dei diritti umani i cui principi sono la solidarietà internazionale, l’azione efficace per le vittime individuali, la copertura globale, l’universalità e indivisibilità dei diritti umani, l’imparzialità e l’indipendenza, la democrazia e il mutuo rispetto.
La visione di Amnesty International è quella di un mondo dove i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dagli altri standard internazionali relativi ai diritti umani siano riconosciuti, garantiti e tutelati.
Per perseguire tale visione, Amnesty International svolge attività di ricerca e azione finalizzate a prevenire ed eliminare gravi violazioni dei diritti all’integrità fisica e mentale, alla libertà di coscienza e di espressione e alla libertà dalla discriminazione, nel contesto del suo lavoro di promozione di tutti i diritti umani.
Amnesty si impegna concretamente per:
Una voce libera ed indipendente che difende, con metodi non violenti, i diritti fondamentali di tutti coloro che ne sono stati privati.
Una voce che continuerà a farsi sentire fino a quando i Diritti Umani non saranno universalmente rispettati.
Un “movimento di gente comune per la gente comune”, un movimento di persone che si assumono, come responsabilità personale, la protezione dei Diritti Umani.
Per informazioni sulle campagne e azioni si Amnesty International visitare il sito della sezione italiana: www.amnesty.it.
Anche a Cento è presente un gruppo di Amnesty International, che ha grande necessità di persone disponibili a dare un po' del loro tempo, delle loro energie e della loro creatività per la difesa dei diritti umani. Basta poco per realizzare tanto all'interno di un movimento vasto ed efficiente come Amnesty.
Se non sopporti che le persone vengano incarcerate per le loro idee, torturate o messe a morte, che i diritti umani siano continuamente calpestati in tutto il mondo, che i bambini siano sfruttati e le donne schiavizzate, se pensi che un mondo migliore sia possibile, se vuoi saperne di più su Amnesty International.
Anche tu puoi contribuire alla difesa dei diritti umani. Riunioni ogni lunedì ore 21.