Per la 'Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie'
Giovanni Impastato ha dedicato la sua vita alla memoria del fratello, Peppino, ucciso dalla mafia il 9 marzo 1978, e alla lotta per la legalità, insieme alla madre Felicia.
Nelle giornate di martedì 22 marzo, Giovanni ha raccontato la sua testimonianza al Consiglio Comunale riunito in seduta straordinaria, alla cittadinanza e di mercoledì 23 marzo ha parlato davanti ad oltre un migliaio di studenti delle scuole superiori di Cento.
Ha ricordato come le istituzioni, soprattutto quelle più prossime ai territori, siano il primo avamposto contro la criminalità organizzata e quanto la scuola e la cultura civica siano gli strumenti più forti per fare memoria e imparare da chi, come Peppino, credeva nella legalità e nella giustizia.
Il Sindaco Accorsi ha consegnato a Giovanni Impastato la medaglia della Città di Cento, a testimonianza dell'impegno che il Comune e le istituzioni cittadine si assumono per lottare ogni giorno contro tutte le mafie e promuovere la cultura della legalità in tutti i luoghi della comunità, partendo dalle nuove generazioni.
Grazie all'impegno della Consigliera @laurariviello, al @presidioliberacentopievese e al @rotaryclub di Cento per aver reso possibile questa due giorni di eventi. Un ringraziamento alla Benedetto XIV Cento per la disponibilità all'utilizzo del Palazzetto dello Sport nell'incontro di Giovanni Impastato con le scuole.