Avviato il 3 maggio al tempo del Coronavirus - a cura del Servizio per l’Integrazione Socio Sanitaria del Comune di Cento in collaborazione con il Gruppo Scout Agesci di Cento e con il progetto SPRAR/Siproimi
Una proposta arrivata direttamente dai ragazzi del gruppo Scout Agesci di Cento, con il quale il Servizio per l’Integrazione Socio Sanitaria collabora dal 2017.
Le ragazze e i ragazzi del Clan La Rocca e del Clan L’Orma, durante la fase iniziale del lockdown hanno contattato l’educatrice del Servizio per far arrivare la loro voce agli anziani in carico. Sono diversi i giovani scout che da anni hanno “adottato” i nonni in carico al Servizio e proprio per questo hanno deciso di scendere nuovamente in campo e non lasciarli soli in un periodo così delicato. Gli anziani coinvolti sono 18, residenti a Cento e frazioni, Terre del Reno, Bondeno, Poggio Renatico.
Molte le idee e diverse le ipotesi operative emerse durante la stesura del progetto, che spesso si scontravano con impedimenti burocratici o blocchi legati alle limitazioni che l’emergenza imponeva. Dopo una fase di brainstorming telefonico è stato quindi scelto il dialogo attraverso la scrittura a mano, avviando così uno scambio epistolare tra giovani e grandi vecchi. Una modalità con cui creare e permettere il contatto in sicurezza, senza ricorrere ai media digitali; un alfabeto che sarebbe stato del tutto sconosciuto per gli anziani.
Il progetto si struttura quindi attorno al sentimento della sorpresa. Quella degli anziani nel ricevere la posta di un giovane amico di penna e quella dei ragazzi, che si trovano a riscoprire la pratica della scrittura a mano, fatta di profumo di carta e unicità.
Un tipo di scrittura che comporta un tempo diverso e che forse è bello scoprire oggi.
L’intento è quindi quello di ricostruire un ponte tra giovani ed anziani, ma anche quello di creare uno scambio tra ragazzi. Il progetto è infatti stato ulteriormente arricchito grazie al contributo, alla voce e alle storie di alcuni giovani beneficiari del Progetto SPRAR/SIPROIMI del Comune di Cento.
Ragazzi tra i venti e i trentanni, ospitati nella struttura gestita dalla Cooperativa CIDAS, che hanno intrapreso un dialogo con alcuni ragazzi Scout attraverso una piattaforma multimediale (zoom) ai fini di scrivere lettere a quattro mani, da far recapitare agli anziani.
Un incontro virtuale tra ragazzi con storie di vita differenti, accomunati dalla voglia di scoprire e farsi conoscere da chi giovane non è più.
“Amici di Penna è una storia scritta a mano, un progetto che emoziona ed un regalo bellissimo per gli anziani seguiti, che permette di proseguire una progettualità incentrata sull’interscambio generazionale” dichiara Ilaria Bovina, educatrice e referente organizzativa del Servizio per l’Integrazione Socio Sanitaria.
Dalle parole di Federica Grazi del Gruppo Scout Agesci di Cento 'Intrecciare rapporti nuovi,abbandonare la tastiera per riscoprire il piacere della penna e della parola che si imprime sulla carta. Un’esperienza nuova per i nostri ragazzi che in un momento straordinario come quello che stiamo vivendo hanno compreso l’importanza delle relazioni, anche a distanza'.
Approfondimenti:
- fotografie pagina www.facebook.com/ComuneCento
- video del servizio "Amici di Penna", Gruppo Cento 1, Zona di Bologna.