Cambiare non sempre fa bene
Anche se l'offerta economica e professionale sembra interessante è importante valutare con attenzione i pro e i contro perchè ci si potrebbe trovare di fronte alla delusione di aver lasciato un posto migliore oppure all'incapacità di ricoprire la nuova posizione. In questo caso, il rischio sarebbe di non superare il periodo di prova oppure di vedersi interrompere il rapporto.
A volte, la voglia di cambiare e l'entusiasmo verso una posizione che sembra interessante fa sì che si accetti una proposta senza aver acquisito davvero gli elementi per poterla inquadrare correttamente. Spesso, comunque, la responsabilità di una scelta sbagliata non è solo di chi accetta una nuova proposta, ma, anche se è paradossale, dello stesso selezionatore o futuro capo che non è in grado di presentarla correttamente oppure che cerca di sedurre il candidato per portarselo "a casa" ampliando lo spazio organizzativo offerto e le prospettive di carriera. In alcune situazioni gioca anche un meccanismo psicologico che fa sì che chi presenta l'offerta tenda a darle un' enfasi eccessiva, dato che sta parlando proprio della propria funzione.
Prima di cambiare, quindi, converrà soffermarsi:
Su se stessi:
competenze e limiti professionali
potenzialità di sviluppo e crescita professionale
caratteristiche personali
esigenze personali
aspirazioni.
Il tutto anche in considerazione della propria forza contrattuale rispetto al mercato del lavoro e della esigenza di trovare una nuova occupazione.
Sull'offerta
1) l'azienda
In quale anno si é costituita?
Quali sono stati i principali cambiamenti organizzativi?
Quali sono i suoi prodotti o servizi?
Come si sono sviluppati?
Qual è la fase di sviluppo che questi stanno attraversando (ideazione, lancio, sviluppo)?
Come si posizionano rispetto ai concorrenti?
Qual è il trend dei suoi dati economici e commerciali?
Quali sono i dati economici e patrimoniali dell' ultimo bilancio?
Quanti sono i dipendenti e come sono segmentati?
2) la collocazione organizzativa
Nel caso di azienda di grandi dimensioni:
In che direzione è inserita la posizione offerta?
Da chi dipende il capo, da quali funzioni dipende?
Quali sono le funzioni che a questa fanno capo?
Quali posizioni ricoprono i colleghi?
Se la realtà è piccola basterà considerare:
Di cosa si occupano le altre persone dell'ufficio (i compiti altrui non saranno automaticamente i nostri).
3) la posizione proposta
Qual è il titolo della posizione?
Quale sarà l'attività che ci si troverebbe concretamente a svolgere? Quali i dati che dimensionano la posizione (budget, fatturato, addetti etc)?
Qual è il principale obiettivo?
Quali saranno i progetti da svolgere?
Si lavorerà da soli, in coppia o in gruppo?
In prospettiva, come si potrebbe sviluppare la posizione?
Fonte: https://lavoro.corriere.it/AltreGuide/Valutare_Una_Nuova_Offerta_Di_Lavoro_4379793.htm?refresh_ce-cp