Le imprese hanno bisogno di personale specializzato, eppure il tasso di disoccupazione non accenna a diminuire, soprattutto fra i giovani. Un paradosso fotografato dal rapporto dell'Ufficio Studi di Confartigianato che ha misurato la scarsità di figure professionali necessarie al complesso delle aziende italiane e ha stilato una classifica dei mestieri più "trascurati".
Il 26,7% del fabbisogno occupazionale delle imprese italiane è insoddisfatto. Difficoltà di reperimento a causa della scarsità di persone che svolgono quella professione si aggrava di molto per 68 attività tipicamente artigiane.
Ma quali sono le figure professionali più cercate? Il rapporto ha stilato una vera e proprio classifica.
Un lista lunga di ben 68 mestieri ignorati basta pensare ai sempre più rari pavimentatore, sarto, parrucchiere, falegname installatore di impianti, cuoco.
Tutto ciò - fa rilevare l'Ufficio Studi di Confartigianato - mentre l'Italia è il Paese che in Europa, dopo la Spagna, registra il più alto tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni: 25,9% a fronte del 20,2% della media Ue. Le situazione è destinata a peggiorare se si considera che tra il 2008 e il 2010 i giovani disoccupati tra i 15 e i 34 anni sono aumentati di 216.000 unità.
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