È stata inaugurata martedì 3 luglio a Cape Town la mostra “Now and then: Guercino/Kudzanai Chiurai”, allestita fino al 28 settembre allo Zeitz MOCAA. L’esposizione mette a confronto due mondi, due continenti, due periodi storici, due concezioni culturali, due artisti: Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, con la ‘Madonna con Bambino benedicente’ (olio su tela dipinto nel 1629 per il coro della Chiesa della SS. Trinità dei Cappuccini di Cento), e Kudzanai Chiurai, artista contemporaneo riconosciuto a livello internazionale come uno dei più interessanti del continente africano e non solo, con ‘Untitled (Dress from Moyo)’ e il video ‘Moyo’.
L’iniziativa, organizzata come azione di promozione del patrimonio culturale italiano, emiliano romagnolo e, in particolare, centese, è stata molto partecipata. Oltre 300 i presenti, fra cui la premier del Western Cape Government Elen Zille, che ha preso parte per la prima volta a un evento organizzato dal Consolato d’Italia.
Alla vernice il vicesindaco Simone Maccaferri. «Sono onorato di rappresentare la città di Cento, la patria e la capitale dell’arte guerciniana nel mondo al Zeitze MOCAA, il più importante museo di arte moderna del continente, per la prima esposizione di un quadro del Guercino in Africa – ha affermato -. La collaborazione con il Consolato d’Italia a Cape Town, il Ministero degli Affari Esteri e la Regione Emilia Romagna rappresenta un importante mezzo per promuovere Cento e la nostra Regione nel mondo, caratterizzandola come meta di arte, cultura e buon vivere. Auspichiamo che questo sia il primo passo verso la creazione di una piattaforma di collaborazioni che possa portare visitatori ai nuovi territori ma anche nuove idee, progetti, scambi, valorizzazione dei nostri marchi».
«Cape Town è una città fervida e dinamica – ha rimarcato il console d'Italia Alfonso Tagliaferri - e questo rappresenta il più importante accadimento culturale e artistico del mio mandato. È un vanto per una comunità italiana forte e numerosa, a Cape Town».
Il presidente del Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’ Marco Amelio ha spiegato che la ‘Madonna con Bambino benedicente’ è un’opera di transizione fra il periodo della prima e della seconda maturità del Guercino, tendendo al classicismo. La forza di questo quadro sta nel rappresentare, nella Madonna e nel bambino, persone semplici, che possono far si che tutti, nella semplicità delle situazioni rappresentate, si possano identificare nell’opera.