Giovedì 11 febbraio, alle ore 17.30 - Conferenze in streaming su youtube
Di nuovo il Guercino e la sua affascinante e laboriosa bottega saranno oggetto di approfondimento nel prossimo appuntamento streaming della rassegna “Autunno Guerciniano”, organizzata da Comune di Cento e Centro Studi Internazionale “Il Guercino” e in programma giovedì 11 febbraio prossimo, alle 17.30.
La storica dell’arte Francesca Curti presenterà infatti la conferenza “Lettere inedite del Guercino e della sua bottega”, mettendo in luce aspetti nuovi e insoliti dell’attività del maestro centese e di alcuni suoi contemporanei, affiorati grazie all’analisi della produzione epistolare tra gli artisti e i committenti.
Il carteggio al centro dello studio della ricercatrice è di estremo interesse e appartenente alla famiglia dei Mattei Paganica, molto nota a Roma intorno alla metà del 1600, soprattutto grazie alla capacità dei fratelli Gaspare e Giuseppe Mattei Paganica. Il primo svolse una brillante carriera in Curia, divenendo Cardinale, mentre Giuseppe intraprese la carriera militare.
A partire dal 1642 quest’ultimo si trasferì a Ferrara come Generale della Armi dello Stato pontificio. Fu proprio in questi anni di missione a Ferrara che venne creato il nucleo più importante della quadreria di famiglia, con dipinti del Guercino e dei suoi allievi, di Francesco Albani ed altri.
L’acquisizione delle opere venne supportata da un ricco carteggio, quello che in parte ci illustrerà la Curti, che getta nuova luce sulle dinamiche del mercato di quadri nelle Bologna di metà Seicento, e consente, attraverso le considerazioni personali dei pittori contattati dai Mattei, di avere un punto di vista privilegiato ed inedito della personalità di questi protagonisti dell’arte del Seicento, al di fuori delle biografie ufficiali.
Molto ricca è la corrispondenza epistolare intrattenuta con il Guercino, che già a quell’epoca godeva di chiara fama nell’ambito dell’alto clero e dell’aristocrazia appassionata d’arte. La Curti ci accompagnerà tra le righe di queste missive dove è possibile intravvedere aspetti più intimi e curiosi del pittore centese, così tanto acclamato tra i potenti del tempo.